Bambino di 11 anni decide di donare gli organi, equipe medica si inchina durante l’ultimo saluto.

Bambino di 11 anni decide di donare gli organi, equipe medica si inchina durante l'ultimo saluto.

Donazione degli organi: una scelta importante per salvare delle vite

La storia che stiamo per raccontarvi risale al 2014, ma è molto toccante.

Mette in mostra come un bambino di soli 11 anni possa essere di esempio per tanti adulti che ancora non hanno fiducia nella donazione degli organi.

Liang Yaoyi, scolaro di Shenzhen: quando gli hanno diagnosticato un tumore al cervello inoperabile ha insistito per donare gli organi. E commosso l’intero Paese.

Yaoyi era al corrente della verità, sapeva di non avere molto tempo da vivere. Tutte le cure senza speranza, la malattia non poteva che avere un esito: la sua morte.

La decisione

Il ragazzino sorprendendo la sua stessa famiglia e i medici che lo avevano seguito all’Ospedale universitario Zhongshan, aveva sin dall’inizio espresso la volontà di donare i suoi organi «per salvare altre vite».

Il giorno in cui le sue condizioni tracollarono il bambino ribadì la sua scelta di donare i propri organi, e fu accontentato.

Nella foto, diventata virale, si vede sullo sfondo la madre disperata. In primo piano la barella, con il corpicino ricoperto da un telo verde, diretta verso la sala operatoria dove era in attesa un’équipe di chirurghi.

Ma i medici, nonostante la consapevolezza che ogni istante è prezioso, hanno voluto inchinarsi tre volte di fronte al ragazzino, perché quel giorno era stato capace di impartire una lezione a un’intera nazione.

Un gesto che nella tradizione cinese – si chiama koutou – viene ripetuto ai funerali, in senso di profondo dolore e affetto per lo scomparso,.

Otto ore più tardi, i suoi reni e il suo fegato erano già riusciti a salvare la vita di due persone, due sconosciuti che porteranno con sé un po’ del coraggio di un bambino grande come la vita.

In Cina la cultura della donazione degli organi è relativamente nuova. Soltanto nel 2010 è stato costituito un registro nazionale per i trapianti, in quanto nel passato, gli organi arrivavano soprattutto da detenuti condannati a morte.

La storia di questo bambino ha rivoluzionato l’atteggiamento di questo paese nei confronti della donazione di organi.

 

Fonte

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