L’ha decapitata, sventrata, tagliata e gettata nel pattume.

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L’ha decapitata, sventrata, tagliata e gettata nel pattume.

 

L’ha decapitata, sventrata, tagliata e gettata nel pattume.

È una scena dell’orrore quella che arriva da Cecina, in provincia di Livorno.

Vittima di questa crudeltà senza fine Ninja, una cagnolina.

Una morte che si sarebbe potuta evitare da quanto emerge dalle prime indagini e ricostruzioni della Lega Nazionale per la Difesa del Cane:

«da quanto appreso sia dai volontari locali, che spesso hanno recuperato i due cani della donna tra cui Ninja, sia da altri testimoni vicini di casa della killer, che la proprietaria degli animali non riusciva a gestirli.

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L’incapacità della donna nel prendersi cura dei suoi due cani che.

Ciclicamente, scappavano da casa, venivano trovati da soli per strada e portati al canile dove poi lei tornava a prenderli».

L’autrice del crudele gesto sarebbe stata la proprietaria del cane.

Secondo le testimonianze dei vicini questa persona, tossicodipendente e seguita dai servizi sociali, due giorni prima del fatto aveva portato i cani dal veterinario della zona, chiedendogli aiuto nel tenerli.

Il medico, sempre secondo queste testimonianze, dopo diversi giorni di silenzio della donna, l’ha ricontattata per ridarglieli».

«Quando ha ripreso i cani dal veterinario la sera stessa è andata in escandescenza – si legge ancora in una nota – , come si è visto dal video postato sui social dal suo ex fidanzato, e ha commesso l’efferata uccisione di Ninja.

L’ha decapitata, sventrata, tagliata e gettata nel pattume.

 

Una cagnolina buonissima a de che ha però morso e graffiato finché ha potuta la sua carnefice per cercare di non essere massacrata»

ha commentato affranta la presidente LNDC Piera Rosati:

«C’è impellente necessità di nuove leggi che chiariscano, anche a servizi sociali, polizia e sindaci, come ci si debba comportare con persone malate, tossicodipendenti o pazienti psichiatrici, che hanno animali.

Questi ultimi devono necessariamente essere tutelati, alla stregua dei minori che si trovano in famiglie violente», chiosa il referente dell’ufficio legale LNDC Animal Protection, Michele Pezone.

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